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FACCIAMO I BRAVI,PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

FACCIAMO I BRAVI,PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

Siamo ancora qui, mentre l'inventiva e la creatività si stanno esaurendo facendo spazio all'immobilità del pensiero, in una sorta di limbo preconfezionato, si fa largo l'incertezza del futuro, un sentimento che ci pervade, un mistero che poi tanto mistero non è, sappiamo già a cosa andremo incontro.

Lo scenario che ci aspetta è uno scenario di recessione globale , dove tutti dovremo fare dei passi indietro, questo immobilismo forzato ci sta servendo.In uno spazio temporale abbastanza ridotto abbiamo capito quanto siamo piccoli, quanto produciamo e sopratutto quanto possiamo fare a meno di una moltitudine di cose , abitudini e accessori vari.

La necessità di comunicare in maniera diversa si fa sempre più strada, dobbiamo iniziare a comprenderci di nuovo, in un periodo di distanza sociale, parlare una lingua globale , fatta di nuovi segni generati da questo nuovo pensare forzato.Concepire una nuova vita, fatta di umanità, di pensieri che escono fuori dagli schemi , di prospettive mai scoperte fino ad ora e di scenari sconosciuti, abbandonare  il disegno  del marketing che ci ha formati come umani bramosi di quell'inutilità dettata da un falso bisogno dell'avere.

Il periodo è estremamente duro , ma parliamoci chiaro , non per tutti. le esigenze e le lamentele  non hanno per tutti lo stesso peso e lo stesso valore, non trasformiamoci in censori dell'ordine, non diventiamo quello che non siamo, impariamo a capire quali siano le esigenze di ognuno , impariamo che questo periodo non  è uguale per tutti, impariamo a ripartire.

Siamo dentro ad un lungo Slow Motion, in un mondo lento scandito da abitudini monotone ,a stretto contatto con altre persone o in solitudine, un tempo sospeso dove stiamo sperimentando un nuovo modo di vivere, dove troviamo anche nei dettagli dei segni nuovi che ci portano a stimolare la mente, ed è proprio da quella che dobbiamo ripartire.

Una costruzione di una nuova grammatica sociale, un foglio quasi bianco su cui iniziare a scrivere, azzardare, rompere i vecchi scenari, abbandonare quel lamento che ci hanno insegnato ad emettere fino ad ora ed abbracciare un respiro più ampio che non abbiamo ancora appreso, tornare infantili, non ci facciamo travolgere da quell'onda sovranista e populista , che ci ha portato alla finestra ad additare gli untori, utilizziamo questo slow motion per riconoscersi non solo come individui, conoscenti  o familiari  ma come soggetti facenti parti di reti, di famiglie allargate, cooperativi e produttivi.

proviamo a a fare un esercizio 

°Mettete le cuffie nelle orecchie

°Fate partire An Ending di Brian Eno, il volume sceglietelo voi.

°Cliccate su questo articolo Quello di cui abbiamo bisogno per pensare di nuovo al futuro, di Bertram Nissen 

°Semplicemente leggete.

L'articolo ci è stato segnalato da un 'artista colorata e pop Oblo Creature, una delle quattro uova che hanno dato vita alla Galleria Uovo alla Pop.

In un film il frame rate , indica quanti fotogrammi scorrono in un secondo ,  di solito sono 24, quando si parla di slow motion

si usano macchine da presa speciali che permettono di arrivare a registrare anche mille fotogrammi al secondo ,rendendo  il movimento 43 volte più lento del normale, restare un po' in questo slow motion potrebbe aiutare a riflettere e a costruire nuove scenografie.

A proposito di Film se volete partecipare a un film collettivo , semplicemente vi segnaliamo www.dallamiafinestra.com,realizzate un semplice sguardo dalla vostra finestra  bastano dieci secondi per entrare a farne parte.

Facciamo i bravi, prima che sia troppo tardi.

[in]utile

 

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