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LA CREATIVITÀ È ILLEGALE

la creativitÀ È illegale

Siamo arrivati all'alba della fase 2, ed è propio il caso di dire siamo arrivati.Siamo ancora tutti in casa, Siamo bravi diligenti, civici e coscienziosi, ma diciamocelo un po'usurati. Il lievito madre inizia ad avere quell'odore acidino, i saluti tra familiari si fanno sempre più disinteressati ,come quando incontri il vicino per le scale,e cerchi di sviare veloce , al contrario ora mentre vai a buttare la spazzatura speri di incontrare  un vicino anche quello che ti è sempre rimasto antipatico, ma pur di scambiar un saluto con una persona che non vedi da tempo scendi baldanzoso le scale , guardando con una certa bramosia le porte dell'ascensore che ormai non usi più da tempo per paura del contagio.Contando tutti gli scalini sia a  scendere e a salire, ripeti tutti quei gesti e quelle abitudini che oramai si sono stratificati nell'inconscio da quaranta giorni.La stanchezza rende fertile il campo dello spaesamento  e iniziano ad affiorare strani comportamenti, mentre in Islanda si abbracciano gli alberi, incitati dalle istituzioni, qui si pensa a ripartire, ma la mente inizia a mostrare segni di cedimento , c'è bisogno di boccate di ossigeno, di rinnovi e soprattuto di rigenerarsi.

Provare a cercare soluzioni  è impresa ardua, ancor più arduo e capire quale sia il punto di partenza e conseguentemente impossibile calcolarne l'arrivo, la rete ci offre  una vastità di notizie e informazioni che a questo punto hanno riempito la nostra conoscenza e rifiutiamo a priori la continua informazione, se ne sono accorti anche Borrelli e tutta la Protezione Civile, hanno terminato il consueto appuntamento delle 18 con il bollettino per ridurlo a due volte a settimana.

Abbiamo bisogno di pulizia, un esercizio può essere leggere, leggere ci può aprire la mente. 

"in un mondo alluvionato di informazioni irrilevanti, la lucidità è potere." questo è Yuval Noah Harari, il suo libro scritto nel 2018 si intitola  21 lezioni per il XXI secolo. Lui è un giovane storico israeliano che ha dedicato questo libro a suo marito e a sua madre, saggio che si fa largo nelle torbide acque odierne e affronta alcune delle questioni più urgenti dell'agenda globale contemporanea, passando dal  senso dell'ascesa di Trump fino al metodo per contrastare l'epidemia delle notizie false, arrivando a domandarsi se l'Europa debba tenere aperte le porte ai migranti e a cosa dovremmo insegnare ai nostri figli, quali civiltà domineranno il pianete: Occidente,Cina, Islam? Dio è tornato? un libro che non ha la soluzione  ma che offre un po' di chiarezza, appianando gli squilibri nel gioco globale.

Kate Raworth, l'economista inglese che ha scritto l'Economia della Ciambella, una lettura interessante dove attraverso la forma di una ciambella, Kate costruisce un percorso in sette passaggi, che servono per rendere l'essere umano libero dalla dipendenza della crescita, riprogettando il denaro, la finanza e il mondo degli affari, mettendo tutto al servizio delle persone. E' così che si arriva a un'economia circolare, appunto della ciambella, dove si possono ridistribuire le risorse , consentendo a tutti  di condurre una vita dignitosa in un mondo più sicuro e giusto, attento alle realtà profonde degli esseri umani. Parlando ancora di lettura non possiamo non citare il fantastico percorso che ha portato Philippe Petit  a stendere un cavo di acciaio tra le due estremità delle Twins Tower a New York, e funabolicamente attraversare , senza protezioni, questo spazio aiutato solo da un bastone per l'equilibrio. Era il7 agosto del 1974 ,Il titolo è Creatività, il crimine perfetto, a quasi 50 anni da quella folle impresa , in questo libro Philippe racconta il percorso creativo che precede ogni sua opera. Convinto che colui che crea debba essere un fuori legge afferma che  " la creatività è illegale, non nel senso criminale, ma come un poeta che esercita la ribellione intellettuale. 

Cerchiamo di essere fuori legge e diamo spazio alla creatività, a mio parere vale tentare.

Non deludiamoci.

[in]utile

 

 

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